domenica 9 novembre 2014

Risposta del TAR Liguria


L'udienza per il ricorso al TAR Liguria si è tenuta giovedì 6 novembre. Già in giornata abbiamo saputo che la richiesta di sospensiva immediata non era stata accolta, il giorno successivo abbiamo avuto le motivazioni: il TAR respinge la nostra domanda perché non ci ritiene legittimati come ricorrenti in quanto

1) rispetto alla contestazione della violazione dell'autonomia scolastica, sarebbero state le scuole, e non singoli cittadini, a dover ricorrere contro la Provincia
2) rispetto alla contestazione della violazione del diritto allo studio, spetta a noi ricorrere, ma contro le scuole che hanno deliberato le modifiche all'orario, e non contro la Provincia.

Insomma, un trionfo delle eccezioni formali contro la sostanza, e senza alcuna discussione nel merito, che ci avrebbe visti molto probabilmente vincitori.

L'avvocato che ci ha seguito ne era ben consapevole, ed ha sostenuto il nostro diritto a ricorrere sulla base di una giurisprudenza di altri TAR e del Consiglio di Stato, che, anche dietro sollecitazioni europee, hanno altre volte accolto una tendenza espansiva della legittimazione ad agire innanzi al Giudice Amministrativo. Il TAR Liguria ha invece confermato una posizione conservativa ed espresso un'interpretazione restrittiva della nostra legittimazione di ricorrenti: semplici cittadini, è vero, ma comunque rappresentativi di studenti, genitori ed insegnanti.

Resta l'amara consapevolezza che, se anche un solo dirigente scolastico avesse fatto ricorso (rivolgendosi all'Avvocatura dello Stato, e quindi senza dover sostenere alcuna spesa), si sarebbe ottenuto un risultato diverso.

Quanto poi all'indicazione di ricorrere contro le scuole, perché sono i Consigli di Istituto che hanno modificato l'orario, vien da chiedersi cosa sarebbe successo se anche in un solo Istituto si fosse deciso di respingere la delibera della Provincia.

Noi ci siamo dovuti muovere in un vuoto, istituzionale e di responsabilità, ed in questo vuoto è stato fin troppo facile contestare il nostro stesso diritto ad intervenire.

Ma si doveva fare, e per questo ringraziamo tutti voi che ci avete sostenuto anche materialmente e seguito fin qui.

Nulla vieta, ora, alle Istituzioni Scolastiche Autonome di ricorrere contro la Provincia, e a genitori e studenti di ricorrere contro la propria scuola (anche se, allo stato attuale, sarebbe un po' come sparare alla Croce Rossa). 

Una cosa, però, la possiamo fare tutti: informiamo i Dirigenti, i Consigli di Istituto ed i Collegi Docenti che le cose potevano andare diversamente.

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